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dalla stampa online

I maggiori quotidiani, in ordine alfabetico, che hanno pagine o rubriche sui soggetti non umani.
Il Corriere della Sera ha la pagina maggiormente strutturata, Animalia, divisa in sottosezioni ed evidenziata nel menu de sito.




Il Richiamo della Foresta su la Repubblica è il blog della scrittrice e animalista Margherita D'Amico, estremamente interessante e di qualità.   




Il Sole 24 Ore ha il blog 24 zampe tenuto da Guido Minciotti




Molto varia anche la pagina La Zampa della Stampa e del Secolo XIX, anch'essa evidenziata nel menu



Il Mattino non ha una pagina dedicata, ma la rubrica Animalando si trova (molto) in basso scorrendo la pagina principale del sito



QUOTIDIANI ONLINE: LE PAGINE CON ZAMPE, ALI E PINNE
Molte versioni on-line dei quotidiani principali trattano di argomenti relativi a zampe, ali e pinne.Alcuni hanno delle pagine dedicate, gestite dalla redazione oppure sotto forma di blog.
A sinistra trovate i link cliccando sulle immagini; i contenuti sono variabili, trattando sia argomenti di sensibilizzazione contro il maltrattamento e per il rispetto degli animali, sia anche semplici curiosità o argomenti (è il caso del Sole 24 ore con il blog 24zampe) che sono a volte ben distanti da questi temi.
Finora nessuno dei quotidiani con un'impronta politica o religiosa (come Avvenire, il Fatto quotidiano, il Giornale, Libero, il Manifesto, il Tempo, la Verità) hanno ritenuto opportuno dedicare spazio apposito nei loro siti.
In questo caso è necessario inserire la voce "animali" nella ricerca e o si può fare anche per altri giornali.
Ad esempio per la Repubblica https://www.repubblica.it/argomenti/animali
Qui sotto riporteremo articoli utili o interessanti, con un breve commento introduttivo. Cliccando sulle immagini potrete leggerli sui relativi siti oppure trascritti
OSCAR GRAZIOLI - GIULIA CORSINI - un interessante dibattito sulla sperimentazione

Il 5 e l'11 novembre 2019 sono apparsi due articoli sulla sperimentazione animale sulla Gazzetta di Parma; il primo, contrario e che vedete a lato, del medico veterinario Oscar Grazioli, il secondo, a favore, della collega Giulia Corsini ed a questi si è aggiunto un articolo di Open.online.
Potete leggere qui il dettaglio completo, le reazioni che ci sono state e alcune considerazioni in merito alle stesse.
UNA MOZZARELLA BUONA DA... MORIRE.
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"Un prodotto gustoso dal delicato sapore del latte fresco." Così viene descritta in rete la mozzarella di bufala.
Già, assai meno delicati sono i modi di allevare le bufale per produrla. Questo articolo del Messaggero riporta la situazione descritta dall'indagine di Animal Equality. La situazione conferma quella denunciata da molti anni: bufalini lasciati morire di fame e condizioni di allevamento a volte allucinanti.
JANE GOODALL - COME L'INFERNO

Questo articolo della Stampa riporta l'opinione dell'etologa Jane Goodall in merito al video-verità di Soko Tierschutz e Cruelty Free International sul laboratorio di Laboratorio di Farmacologia e Tossicologia (LPT) ad Amburgo, in Germania; giustamente fa notare come la gravità di quanto documentato sia accentuata dal fatto che non si tratta di un laboratorio misconosciuto di un paese in via di sviluppo, ma di un soggetto "prestigioso" in un paese europeo.
UOVA NATURALMENTE MALTRATTATE...

La crescente sensibilità verso gli esseri non umani comporta spesso il tentativo di presentare i loro prodotti come "naturali", per indurre nel consumatore una sorta di giustificazione morale (in fondo l'animale non soffre e fauna vita dignitosa. Purtroppo in tutti i casi la fine è il macello, con tutto quel che ne consegue di trasporti e quant'altro (come se noi - giunti al termine della vita lavorativa anzicheé andare in pensione venissimo catturati e squartati "per non pesare sulle casse pubbliche"...)
Ma qui si scopre che anche quei prodotti (le uova in questo caso) possono in realtà provenire da allevamenti industriali e infernali.
TURISMO E MALTRATTAMENTI


Sappiamo bene quanto siano diffusi i maltrattamenti a fini turistici, ed in particolare ocme la realtà di delfinari e simili sia ben diversa da quella presentata nelle documentazioni ufficiali.
E' quindi una notizia molto positiva quella che riporta anche il Corriere della Sera e che vedete a lato.
Anzitutto perché è un contributo concreto alla sensibilizzazione e soprattutto perché dimostra che la diffusione del rispetto verso i non umani è consistente e viene rilevata anche dalle aziende, che si muovono secondo le esigenze dei consumatori.
UNA RISPOSTA SORPRENDENTE E PIACEVOLE

Dal mondo cattolico normalmente non arrivano segnali di "altruismo" verso i soggetti non umani.
In questo articolo di Avvenire, il direttore Marco Tarquinio risponde a tre lettori che evidenziano bene il sentimento di molti "cattolici" sul tema. La risposta più che mai inclusiva del direttore rappresenta una posizione innovativa che - peraltro - dovrebbe invece essere la normalità: ina latre parole, estendere anche ("anche", non "in sostituzione") ai soggetti non umani la sensibilità e l'altruismo non comporta pregiudizio alcuno verso gli umani.
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